Perché la musica, la più effimera e allo stesso tempo la più coinvolgente delle arti, è per tutti e mi dispiace vedere quanti si lascino bombardare passivamente da quello che grida la radio, senza scoprire mai questo fantastico mondo in cui perdersi.
Far scoprire anche una sola canzone ad una sola persona, è già qualcosa...
Da
piccoli ci dicevano “puoi diventare chi vuoi se ti impegni”, ed è
vero, il punto è crederci.
Ma com'è
che una persona può cambiare? Se sono timido, riservato, pensieroso
com'è possibile che volendolo possa diventare estroverso e
“socialmente abile”?
Questo è
possibile perché non facciamo altro che indossare maschere, siamo
seri a lezione, spensierati all'aperitivo, assorti quando da soli, e
quanto più abili si è nel fare questo tanto più l'ambiente sociale
ci accoglie a braccia aperte.
Quando
in serata conosco persone, ci parlo, faccio il simpatico e magari
(magari eh ma non penso) appaio adattato all'ambiente non significa
che abbia smesso di pensare che questa società sia un abominio, che
tre quarti delle conversazioni che riempiono l'aria siano insulse,
che stiamo sprecando il nostro tempo nel peggiore dei modi e che
siamo tutti destinati a morire.
Detta
così sembra una cosa negativa, che la falsità sia dilagante e
l'opportunismo la regola, io penso il punto sia: ha senso credere che
siamo dotati di tratti personali caratteristici? A me pare sia più
un'idea a cui ci aggrappiamo perché ci definisce, crea continuità,
dona un'identità e che, come tutte le misure di sicurezza che la
nostra mente crea, ci limiti fortemente.
Ma
questo blog non dovrebbe parlare di musica? Teoricamente sì, quindi
ecco quattro canzoni per affrontare la fissità mentale e lasciarsi
andare, perché alla fine è solo così che possiamo essere veramente
noi stessi.
I
conflitti interni liberano sempre un gran quantitativo di energia che
nella maggior parte dei casi è causa di disagi e malessere, viene
così buttata in ettolitri di birra o vaschette di gelato sul divano
a seconda dei sessi.
Ci sono
individui poi che riescono a cogliere (o sono costretti per non
soccombere?) quest'energia e incanalarla in un processo creativo ed
ecco allora che assistiamo alla travagliata nascita di musica,
poesie, sculture che hanno qualche tipologia di conflitto come tema
centrale.
E quale
può essere considerato il conflitto per eccellenza? O perlomeno
molto proficuo, che da sempre viene incontro alle tasche vuote degli
artisti per aiutarli a fare breccia nel cuore del pubblico rendendolo
meno taccagno... sì proprio quello!
L'addio.
L'addio
fra due persone, che sia calmo o travagliato, accettato o combattuto,
lascia sempre dietro di sé un conflitto, che a seconda dei casi può
sfociare in rabbia, disillusione, tristezza, ironia...
E allora
via, ecco qualche pezzo lasciato in eredità da qualche addio.
Cos'è
il gusto musicale? Cosa sono i gusti personali? Credete siano parte
dell'io? Che ci identifichino come persona?
Certamente
dipendono dalla storia individuale di ognuno, a meno che non pensiate
di avere una propensione innata per il death metal o il pop (cosa che
sinceramente ritengo poco plausibile). Sono un'idea, una
caratteristica che attribuiamo a noi stessi per riempire e rinforzare
la nostra idea del sé, in quanto un sé vuoto ci fa paura, tutti
vogliamo essere qualcosa.
Allora
costruiamo il nostro sé con quelli che diciamo essere i nostri
ideali, i nostri gusti, le nostre propensioni (qualsiasi cosa tutto
ciò significhi), così possiamo credere di essere qualcuno, diciamo
“io sono questo, mi piace quella cosa, sono portato per...”.
Ovviamente
l'ambiente in cui viviamo influenza pesantemente ciò che assorbiamo
e incameriamo nell'io: certi tipi di musica sono da ragazzi, altri
solamente da ragazze o effeminati, un genere è considerato colto,
uno ignorante, senza contare l'influenza del gruppo ristretto delle
persone con cui abbiamo a che fare...
Alla
fine dei conti i nostri gusti sono decisamente poco nostri e se siete
onesti con voi stessi ve ne siete resi/renderete conto. Ovviamente
chi ha paura di scoprire cosa siamo realmente non lo accetterà mai,
preferisce aggrapparsi ad un'idea del sé fatta di gusti musicali,
appartenenze religiose, nazionalità... Ma un sé del genere cosa
conta? Dove risiede l'individualità in un'accozzaglia di idee
assorbite dall'ambiente in cui viviamo?
Noi
pensiamo di essere liberi quando valutiamo qualcosa (qualsiasi cosa,
una canzone, un'idea politica, una persona), lo siamo realmente?
Ogni
input che riceviamo viene elaborato sulla base di ciò che abbiamo in
memoria, delle idee preesistenti che abbiamo sul mondo, tutte le
etichette che ci attribuiamo (anche, anzi soprattutto
inconsapevolmente) condizionano pesantemente le nostre
valutazioni/reazioni a nuovi stimoli, il nostro passato condiziona il
presente e costruisce il nostro futuro.
Questi
condizionamenti ci fanno vedere solamente ciò che è concorde con
essi, ciò che li rinforza, crediamo di osservare il mondo, ma
vediamo solo quello che le nostre idee ci permettono (ricordando che
gran parte di esse ci vengono inculcate dalla società in cui viviamo
non mi sembra una gran cosa).
Ovviamente
questo ci è utile, scoprire che esiste del nuovo ci spaventa perché
comporterebbe abbandonare ciò che conosciamo, il nostro porto sicuro
sul quale costruiamo la nostra vita.
Tutto
ciò nella musica si traduce in un attaccamento ad un genere, che ci
permette di identificarci in qualcosa, di aggiungere un tassello al
puzzle del nostro io, che però ci trattiene dall'esplorare quel
vasto mondo che è la musica liberamente, siamo come legati da un
cordone ombelicale ad una certa visione del mondo e non ce ne
possiamo allontanare più di tanto...
L'unico
modo per dare una sbirciata al di fuori del nostro piccolo mondo
protetto è rendersi conto di tutto ciò, accettarlo ma non voler
accontentarsi... Accettare di abbandonare il nostro porto sicuro
fatto delle idee che ci hanno ficcato in testa e alle quali siamo
incatenati dalla paura del giudizio altrui e di perdere quello che
“siamo”.
L'idea
di fondo di tutto ciò ovviamente non è mia ma di Jiddu Krishnamurti
e se avevate già delle sensazioni affini che vi ronzavano in mente
vi consiglio vivamente di approfondire.
Se
invece siete “felici” così, credete vivamente in questa società
e siete attaccati ciecamente alle vostre idee lasciate perdere, lo
liquidereste come un pazzo per ritornare ad aggrapparvi alle nostre
care idee che tanto bene ci inseriscono in questa società, cosicché
potrete continuare la vostra vita senza turbamenti ed essere
considerati persone perbene.
Detto
ciò, visto che questo dovrebbe essere un blog musicale eccovi
qualche pezzo random da vari generi. Aprite le orecchie e ascoltate,
sicuramente qualcuno di questi non vi piacerà però l'importante è
rendersi conto che non siamo noi a valutarlo liberamente, ma siamo
condizionati da ciò che abbiamo vissuto e in cui crediamo, rendersi
conto di quali sono i condizionamenti personali di ognuno è il primo
passo per liberarsene.
Perdonatemi,
pensavo di poter riuscire a narrare le vicende della seconda
celestiale sfida poco dopo la prima. Ma per riprendermi dall'epica battaglia ho dovuto lasciar trascorrere del tempo per permettere ai
neuroncini di rigenerarsi...
Lo
stesso motivo per cui fra una festazza e l'altra lasciate passare
qualche settimana, per evitare di finire in stazione a chiedere
moneta.
Ma l'ora
è giunta, le trombe dei serafini hanno suonato, il cielo si è
aperto per lasciar discendere i due sfidanti.
Lil
Wayne – Lollipop Vs. Lil Angel$ - Got Me Losin It
Le
regole le conoscete già, lasciamo che siano innumerevoli qualità
immanenti in questi due esseri a stupirci.
-
Video e SWAG
La
trasbordante tracotanza di Lollipop
Il romanticismo shakesperiano di Got Me Losin It
Grande Lil
Direi
di partire con il Lil più famoso e navigato, che ahimè parte con un
errore, vedendosi all'inizio del video un opuscolo con la sua foto e
la scritta “BEST RAPPER”, mi dispiace Lil, no...
Visuale dell'elegante cascata da esterno, con sullo sfondo
quella che dovrebbe essere una macchina.
Però
si riprende subito quando lo passano a prendere le amiche che gli
danno uno strappo su un autotreno ricolmo a tal punto di gnugna da
fungere da carta da parati.
Per
non farsi mancare nulla inquadrano la bellissima ed elegante fontana
in marmo quando passa. Grazie avevo bisogno di un'idea sobria e
minimale per riempire un angolo in giardino.
Angel$ lancia il suo grido nella palude bonificata
Lasciamo
pure che Wayne se la spassi un po' sull'autobus/discoteca/camion e
passiamo al nostro Angelo italiano. Da subito si percepisce
un'atmosfera di tutt'altro genere, romanticismo, una storia che è
finita, l'amore di due giovani innamorati infranto “per un litigio
causato da un leggero fastidio”. Per meglio rendere l'idea della
disperazione il video è stato girato in una palude veneta, di quelle
che se chiedi ai vecchi dicono “il duce ha fatto anche cose giuste,
ha bonificato le paludi” ecco una di quelle, grazie Benito.
Un momento di pura emozione
La
struggente storia è interpretata da due ottimi attori di cui
sono sicuro sentiremo molto parlare in futuro e potremo dire “io ho
vissuto il loro debutto, erano nel video di Lil Angel$”. Devo
ammettere che ho pianto durante il video, specialmente quando si
stanno per baciare, ma un gioco di forze attrattive/repulsive finisce
per allontanarli, con sfocatura finale pregna di significato...
True guitar master
Quando
ritorniamo all'altro Lil non lo troviamo, infatti è sul tetto mentre
si esibisce in un maggico assolo di chitarra, PELLE D'OCA WAYNE
GRAZIE SUL SERIO.
Arrivo
a fine video, ed inizio a preoccuparmi. Dall'inizio il magico Lil si
muove in modo strano, imbarazzante, pensavo si trattasse del bonegio
all'ennesima potenza (grazie Bello Figo) quando nella mia mente
inizia a farsi largo l'idea che possa soffrire di qualche disfunzione
al sistema nervoso periferico. Ma lui non si arrende e incurante
della malattia continua a sfornare hit, un nobile esempio per tutti
noi.
Finito
il video di Wayne finiamo anche il video di Angel$, di cui mi
colpiscono al cuore in modo particolare gli “Yeeeeeeaaaahhh”
gridati al cielo con le braccia aperte, un angelo nero che grida al
Padre tutta la sua frustrazione per le sofferenze cui sono costretti
a subire i due giovani.
Negli
ultimi secondi fa un gesto particolare, che mi ricorda qualcosa che
ho già visto. I video sugli illuminati e il mondo della musica,
nei quali si vedono Jay Z, Rihanna, Lady Gaga fare il simbolo
dell'occhio degli illuminati... E qui si capiscono molte cose, ecco
da dove arrivano la fama, il successo, le donne di Angel$.
E'
stato un testa a testa emozionante, carico di adrenalina, ma il punto
può aggiudicarselo uno solo...
Lil Wayne, vince per la
gnugna (immancabile in un video hip hop) ma soprattutto per l'assolo
di chitarra di cui propongo la versione live qui.
Abilità
canore
Assegnare
questo punto è stato estremamente facile.
La
particolarità, le emozioni trasmesse... Non potevano che far
vincere Lil Angel$, il ruggito del leone. Un'accurata selezione
dei virtuosismi del nostro Angel$.
-
Il Testo
Lick the wrap
Qualche
chicca da Lollipop “Ow...
Uh huh Young Mula Baby I
say he so sweet make her wanna lick the wrapper So
I let her lick the wrapper
“
-parte
in quarta il fratello, wrapper è il preservativo, non il Chicken
Wrap del Mac
“OK,
little mama had a swag like mine She
even wear her hair down her back like mine
“
-cazzo Wayne
siete proprio fatti uno per l'altra
“Man,
she ain't never had a love like mine And
man I ain't never seen an ass like hers And
that pussy in my mouth had me loss for words”
-
bravi
era l'anticipazione a fine post scorso, non so che dire, spero solo
non passino Wayne su Nickelodeon
“she
lick me like a lollipop [x3] So
I let her lick the wrapper Like a lollipop”
“Call
me so I can make it juicy for you Call
me so I can get it juicy for you”
-
mi chiedo come una ragazza possa resistere dinanzi a tali
dichiarazioni
Un'ultima
chicca
“I
said mhm... I like that Said mhm. I like that I said mhm... I
like that Mhmm”
-
la rima “I like that” - ”i like that” - “i like that” è
geniale, per non parlare di “mhm” - “mhm” - “mhm”, qui si
nota l'importante influenza del futurismo sulle rime di Wayne.
Gnugna everywhere for Wayne, nonché fonte di ispirazione per i suoi testi
Resomi
conto che risulta impossibile capire quando iniziano e finiscono le
rime di Angel$ cercheremo di valutarlo su altre caratteristiche del
testo.
Innanzitutto
Lil Angel$ è l'unico rapper al giorno d'oggi a fare un uso così
massiccio dell'enjambement, praticamente tutta la canzone è un unico
immenso enjambement multiplo, da qui infatti la difficoltà ad
analizzare delle singole strofe.
Comunque
è stato possibile isolare le parti più rilevanti del
testo
Per
forza di cose questo punto va a Lil Wayne nonostante le innovazioni
portate nel rap da Angel$ a causa della difficoltà di analisi del
testo di Got Me Losin It.
Anche
questa sfida è giunta al termine, vincitore con 2 punti Lil Wayne.
Questa volta Davide non ha sconfitto Golia, il maestro non è ancora stato superato dall'allievo.
Uno scontro sentito, reale,
materico quasi mistico, leggendario.
Uno scontro al quale non so
quanti siano preparati ad assistere.
I
gentiluomini non utilizzano la violenza.
I Rolex saranno le nostre
pistole, lo SWAG la nostra armatura...
Vecchio
mondo contro nuovo mondo, araldi dello stile europeo se la vedranno
con l'arroganza dei rappresentanti U.S.A.
Quattro
nomi, due incontri, due vincitori.
Basta chiacchiere, ecco i nostri
eroi.
Wiz
Khalifa - Paperbond Vs. Bello Figo – Silvio Berlusconi (SWAG)
Le
regole
I
partecipanti verranno valutati in base a tre criteri da un pool di
esperti:
Video
& SWAG
Testo
Abilità
canore
Quello
che si aggiudicherà due vittorie su tre sarà il vincitore.
P.S.
Generalmente consiglio a tutti di ascoltare i pezzi proposti, ma in
questo caso mi rendo conto possa essere difficile, io stesso penso di
avere perso 20 punti QI per questo...
Questo è il mood giusto. Ringrazio Chicca e Sbado per avermi permesso di utilizzare questa bellissima foto d'archivio
Nonostante
tutto chi se la sente di apprezzare al 100% la sfida si ascolti e
guardi attentamente i video, però dovete farlo nel mood giusto,
dovete essere impagliati a dovere.
Wiz
Khalifa Vs. Bello Figo
-
Video & SWAG
Lo sfarzo di Paperbond
Lo stile di Silvio Berlusconi (SWAG)
Devo
dire che entrambi i video sono veramente di classe.
Wiz
parte subito alla grande mostrando al secondo 39 un bel Rolex per
farci subito capire con chi abbiamo a che fare, poi possiamo ammirare
come possedendo già una macchina vada a prendersene un'altra, più
costosa, per essere un vero “nigga in first class”.
Bel
colpo Wiz.
Bello
Figo risponde con una Fiat Uno rosa, che come risaputo è indice di
alto livello nella gerarchia in molti gruppi, possiamo anche vedere
come per lui sia facile fare “money bitch” visto come li lancia
al parcheggio in segno di omaggio e rispetto.
Il capanno degli attrezzi di Wiz
Wiz
non si arrende e sfoggia un sibaritico interior design fornito di
colonne arzigogolate in marmo, degno di un Papa del '700.
Chiude
dimostrandoci che anche avendo appena comprato un'altra macchina se
ne va in elicottero.
A
questo punto pensavo la vittoria fosse nelle mani di Wiz, quando
noto con che charme Bello Figo fuma il sigaro e come sia perfetto il
suo “bonegiamento”.
Mettendo
insieme tutti gli elementi – i soldi, la Fiat, il bonegiamento -
appare chiaro che questo punto se lo aggiudica Bello Figo.
-Testo
Possiamo
considerarlo il criterio più importante della valutazione, in quanto
indicatore delle abilità effettive dei partecipanti, con quali
trucchi sintattici-ritmici si sfideranno i contendenti?
Partiamo
con il principe nero d'oltreoceano in quanto in svantaggio:
Cavalli è commosso per essere stato citato da Wiz, è difficile capirlo perché ha i dotti lacrimali otturati dal silicone
"I
got enough weed to last me for the rest of my motherfuckin' life”
-
ammirevole
“I've
been hustlin' (fare soldi) all the time...”
-
qui
esprime in modo diretto, violento i valori che lo guidano in quella
intricata tela che è la vita
“Now
my watch worth 30 thousand”
- flexin',
sta mostrando i denti, le sue armi
“See
they just watch me and copy my swag”
- potrebbe essere una
frecciatina verso Bello Figo che giustamente ha preso Wiz come
ispiratore
Ecco
la perla finale
“Mo'
money, mo' problems, not how I see, huh Mo'
money, mo' Roberto Cavalli, bruh Damn,
ain't it funny how time pass Only nigga in first class”
Vediamo
ora come risponde Bello Figo (vorrei far notare che scrivendo - silvio
berl - il terzo suggerimento è – silvio berlusconi bello figo –
grande traguardo)
“Oh
mio dio, bello! Voglio tute le fighe, tute le fighe in itaglia” -
l'intro è già una bomba
“Io
gli imbecilli li chiamo imbecilli”
“non
sono fighe se non sono bone”
“uno
più uno uomo non fa tre”
-Bello
Figo dice solo grandi verità
“dopo
che l'ho
scopata me prepara un panino”
- a Wiz nessuna lo fa
Bello figo mentre infligge il colpo finale a Wiz
“e
mi faccio una sega mentre il pastore prega, presidente il paese va
male ma chissenefrega”
-
si interessa anche alla politica, una notevole critica sociale
inserita
abilmente fra le rime
“soldi
in tasca, figa in mente, quando scoreggio SWAG non si sente”
-
premio Strega per questa
Dopo
quest'ultima Wiz era già messo male ma ecco arrivare il
colpo finale
“c'hai
la figa rasata come la Barbie, c'ho il cazzo peloso come Bob Marley”
Bello
Figo si aggiudica la vittoria in merito al testo.
Risulta
inutile a questo punto continuare la sfida, dove comunque prevedevo
un pareggio riguardo alla voce “abilità canore”.
Come
succede molte volte l'allievo ha superato il maestro, il giovane
Padawan è diventato più forte del Cavaliere
Jedi ed è pronto a sua volta per prendere sotto la propria ala un giovane
apprendista (vedi Don Capucino).
Wiz riconosce la sconfitta e porge il mic a Bello Figo, che lo accetta con riconoscenza e rispetto
I
miei neuroni, la mia corteccia uditiva e la mia fiducia nell'umanità
stanno implorando
pietà.
Pensavo
di poter affrontare due sfide in un unico post ma sono stremato,
troppo debole per competere con tali poeti.
Quindi
mi dispiace ma per avere la seconda sfida dovrete aspettare.
Vi
lascio con una magica
cit
di uno dei prossimi sfidanti,
“Man,
she ain't never had a love like mine And
man I ain't never seen an ass like hers And
that pussy in my mouth had me loss for words”